Filosofia e fraintendimenti


La ricerca filosofica viene fraintesa come un bar d' élite popolato da chiacchieroni che aleggia chiuso ermeticamente distante da ogni realtà, da ogni reale esigenza e possibilità umana; della filosofia non si coglie o non si conosce la connessione reciproca con le scienze naturali o con le scienze sociali, per esempio.

Mi viene in mente la meraviglia quando viene fuori che durante il mio percorso di formazione ho scelto di passare dalla biologia alla filosofia. Vengo accusata di incoerenza, perché la "biologia non c'entra nulla con la filosofia", ma dovrei spiegare troppo e una risposta sintetica e adeguata non ce l'ho già confezionata.

Da principiante non conosco una definizione di filosofia immediata e completa e non ho tale pretesa; ogni tentativo di definire porta a dei paradossi che bisogna imparare a gestire, a chiarificare (non sviare, perché i paradossi restano e devono restare) 
Sicuramente, a praticare la filosofia non è il tizio celebrato dai media o dalla cultura alternativa del momento, ridondante nelle sue convinzioni, che si atteggia a profeta con la verità in tasca, in cerca di consenso. Questo è solo un ciarlatano o un politico. Il filosofo è artista e uomo consapevole della propria perfettibilità e vulnerabilità - una persona capace, anche, di dire "scusa mi ero sbagliato" - .

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